Campagna tesseramento 2012
Mi iscrivo ad Alternativa Comunista
perché...
Guarda il
bellissimo filmato
per la campagna
tesseramento 2012
e fallo girare
su facebook e su internet
1. Perché
il capitalismo non ha nulla da offrire all'umanità: solo una
crisi sempre più profonda, guerre, miseria, politiche razziste, distruzione
dell'ambiente, discriminazione sessuale. Cassa integrazione, licenziamenti,
disoccupazione, precarietà: sono parte integrante di questo sistema economico.
Eppure già oggi un diverso sistema sociale, basato su un'economia pianificata in
base alle esigenze della stragrande maggioranza dell'umanità, consentirebbe di
eliminare su scala internazionale la fame e la disoccupazione e di liberare
milioni di uomini dalla schiavitù del lavoro salariato. Ma questo
significherebbe, per capitalisti e banchieri, per un pugno di famiglie, perdere
i profitti miliardari: per questo vogliono scaricare sulle spalle dei lavoratori
e dei giovani i costi della loro crisi, per questo continuano a essere
terrorizzati dal comunismo.
2.
Perché i governi borghesi, di centrosinistra, centrodestra o "tecnici", non
rappresentano gli interessi dei lavoratori. Oggi il governo
Monti sta sferrando uno dei più pesanti attacchi ai diritti dei lavoratori che
la storia del dopoguerra ricordi: prosegue nello smantellamento e nella
privatizzazione dei servizi pubblici, Scuola e Sanità, Trasporti iniziato dai
precedenti governi Berlusconi e Prodi. E poi drastico aumento dell'età
pensionabile, blocco dell'indicizzazione delle pensioni, imposte sulla casa,
aumento dell'Iva, tasse sui carburanti, aumento dell'addizionale regionale. E
ancora: introduzione della mobilità obbligatoria e del licenziamento nel
Pubblico impiego.
Con l’obiettivo di risanare il debito pubblico a beneficio
di una borghesia miliardaria, Il governo Monti, col sostegno di Pd e Pdl, fa
cadere sulle spalle dei lavoratori i costi della crisi. E’ un debito che i
governi precedenti hanno contratto per finanziare le grandi banche e la grande
industria. E’ un debito di cui hanno beneficiato i capitalisti, ma che il
governo Monti, esattamente come il governo Berlusconi, fa pagare ai lavoratori e
ai pensionati, colpendo selvaggiamente salari e pensioni da
fame.
3.
Perché solo un governo dei lavoratori può costruire un'economia
diversa, in grado di garantire a tutti una vita degna. Oggi
restano solo due strade: o lasciare che il capitalismo trascini l'umanità in una
crisi ancora più brutale, o l'assunzione da parte dei lavoratori della direzione
della società, espropriando gli espropriatori. Ai capitalisti- qualche centinaio
di famiglie in tutto il mondo - conviene intraprendere la prima strada; per
la maggioranza dell'umanità significherebbe il disastro. E per questo che è
necessario e urgente che i lavoratori si organizzino sulla base di un programma
di indipendenza di classe dalla borghesia e dai suoi governi, per attuare un
piano operaio contro la crisi: rifiutando di pagare il debito di banchieri e
capitalisti; imponendo la scala mobile dei salari e delle ore lavorative e
l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari; abolendo tutte
le leggi razziste e praticando l'unità nelle lotte tra lavoratori nativi e
immigrati; occupando le fabbriche che chiudono e licenziano; espropriando sotto
controllo dei lavoratori le grandi industrie e le banche; creando un'unica banca
di Stato al servizio dei lavoratori. Il primo passo in questa direzione dovrebbe
essere la costruzione di un grande sciopero generale prolungato che fermi
l'attacco del governo. L'esatto contrario degli scioperi di poche ore,
frammentati, voluti dalle burocrazie sindacali, Cgil in testa.
Un simile
programma può essere imposto solo da un governo dei lavoratori, che dia agli
sfruttati di oggi il controllo della società, che costruisca un'economia più
razionale, volta alla soddisfazione dei bisogni sociali e non più basata sul
profitto di pochi. Un'economia socialista.
4.
Perché una prospettiva di autonomia di classe del mondo del lavoro dalla
borghesia e dai suoi governi richiede la costruzione di un'altra sinistra,
rivoluzionaria, di un partito comunista. Questo è il progetto in
cui sono impegnati i militanti di Alternativa Comunista. Disponibili all'unità
d'azione nelle lotte con le altre forze di sinistra ma consapevoli della
subalternità dei dirigenti di Rifondazione Comunista e della Sel di Vendola alla
governabilità borghese. Una subalternità che si manifesta, oggi, nell'assenza di
una reale opposizione, da parte di queste forze, al governo Monti, funzionale a
ricucire, domani, un'alleanza di governo con quello stesso Pd e con quella
borghesia che oggi sostengono, insieme a Berlusconi, il governo dei
"tecnici".
5.
Perché è necessario costruire un partito comunista internazionalista e
internazionale: che non si limiti cioè ad avere qualche
relazione diplomatica con altri partiti o a simpatizzare per le lotte che si
stanno sviluppando in tutto il mondo (dal Nord Africa al Medio Oriente, da tanti
Paesi europei agli Stati Uniti, dalla Cina alla Russia) ma che cerchi di
unificare queste lotte, di organizzarle su scala internazionale, costruendo una
Internazionale basata su un programma rivoluzionario, la Quarta Internazionale.
Cosa è il
Pdac
Il Partito di Alternativa Comunista
non ha la pretesa di essere, già oggi, quel partito rivoluzionario che serve
urgentemente ai lavoratori. E' necessario un lavoro paziente di costruzione, di
radicamento, che però va iniziato oggi, cogliendo le potenzialità enormi della
nuova fase di ascesa delle lotte che si è aperta in tutto il mondo.
Ed è
necessario farlo costruendo un partito di militanti, qualcosa di molto diverso
da quei partitini basati sull'adesione passiva o sulla mancata reale distinzione
tra militanti e iscritti, basati sui numeri delle tessere (in genere inventati),
sulla sommatoria di programmi locali diversi e inconciliabili, basati
sull'opportunismo nei sindacati, su leader-guru da salotto tv. No: serve un
partito che si radichi tra le masse, che elevi la coscienza dei lavoratori
attivi politicamente fino alla comprensione della necessità di abbattere questo
sistema economico e sociale, che stia in ogni lotta e in ogni mobilitazione per
svilupparla in una prospettiva rivoluzionaria.
Il Pdac è un
partito in cui si discute democraticamente; in cui sono i militanti a definire
la linea, a elaborare collettivamente il sito (tra i più visitati a sinistra),
il giornale (uno dei pochi se non l'unico ad uscire costantemente, con ampio
numero di pagine, con articoli e corrispondenze scritte da compagni realmente
attivi nelle lotte, nella battaglia sindacale), la rivista teorica. E' un
partito in cui i militanti si formano al marxismo nei seminari, sempre
coniugando lo studio con la concreta attività nelle lotte. E' un partito in cui
i giovani (entrati numerosi nell'ultima fase soprattutto) dispongono di un loro
ambito di elaborazione e di intervento (i Giovani del Pdac).
Il Pdac è
soprattutto l'unico tra i partiti e le organizzazioni della sinistra a fare
parte di una Internazionale viva e realmente presente in decine di Paesi nel
mondo: la Lega Internazionale dei Lavoratori-Quarta Internazionale, la più
estesa e dinamica tra le organizzazioni che si richiamano al trotskismo, cioè al
marxismo odierno.
Iscriviti al Partito di Alternativa Comunista!
Le condizioni per diventare iscritto militante del Partito di
Alternativa Comunista sono tre:
1) condivisione
del programma fondamentale
2) sostegno
militante all'attività del partito
3)
partecipazione all'autofinanziamento del partito.
Come nella
migliore tradizione del movimento operaio,
per i primi sei
mesi è previsto un periodo di "candidatura",
nel quale tanto
il nuovo iscritto come il partito
verificano nella
militanza concreta l'effettiva
e reciproca
convergenza di convinzioni.
Per candidarti a diventare iscritto militante del
PdAC
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