I lavavetri: ultima ruota del
carro capitalista
L’infame attacco agli ultimi
della società
di Enrica
Franco
Dalla scorsa primavera stiamo assistendo
allo strisciante sviluppo del “razzismo di sinistra”, sentimento di cui fu
orgoglioso precursore Sergio Cofferati, incoraggiato da una poderosa campagna
mediatica del quotidiano la Repubblica.
La campagna mediatica ebbe inizio con la pubblicazione di una lettera di un
“brav’uomo di sinistra” che si dichiarava apertamente razzista e che otteneva,
dalle colonne del quotidiano, la solidarietà di tanti illustri “compagni”, per
poi proseguire addirittura con varie comparsate televisive dove si riuscì ad
ottenere anche l’incondizionata solidarietà del vasto pubblico. Il
leitmotiv dell’attacco era l’equiparazione dell’immigrato al
delinquente o, come minimo, all’incivile: “Come non diventare razzisti di fronte
ad una giovane immigrata che non cede il suo posto in autobus ad una vecchietta
italiana?”. Era questo uno degli esempi riportati dal “brav’uomo” che,
evidentemente, non aveva posto lo stesso sguardo incriminante sui giovani dal
viso pallido, altrimenti forse si sarebbe potuto definire semplicemente
intollerante verso i maleducati più che razzista!
Il disegno di legge Amato - Ferrero
ed il pacchetto sicurezza di Amato
Questo gran polverone è servito a
giustificare le varie misure repressive che il governo stava per adottare di lì
a poco. Dopo le conclusioni della Commissione De Mistura sui Cpt, che ha escluso
la chiusura dei Centri e ne ha anzi rilanciato la necessità, i ministri Amato e
Ferrero hanno presentato il disegno di legge delega sull’immigrazione che
apporta solo blande modifiche alla Bossi-Fini; tra queste ricordiamo la nascita
di una corsia preferenziale per gli ingressi di immigrati facoltosi, oltre alla
possibilità per gli immigrati benestanti di utilizzare il proprio patrimonio
bancario come garanzia per un anno di permanenza in Italia. Gli immigrati operai
invece dovrebbero continuare ad iscriversi alle liste delle ambasciate, ma non
prima di aver dimostrato una buona conoscenza della lingua, della cultura e
della Costituzione italiane! Peccato che poi gli imprenditori preferiscano
assumere uno straniero entrato in Italia con permesso turistico piuttosto cha
attingere a delle liste di ambasciate. Le altre poche modifiche sono puramente
di facciata e non intaccano minimamente i pilastri della legge precedente.
A
fine estate arriva poi la direttiva Amato-Mastella che regolamenta le espulsioni
degli immigrati arrestati: l’immigrato scarcerato non verrà più trasferito nel
Cpt ma in un altro penitenziario, per poi essere infine immediatamente espulso.
Visto che i Cpt vengono comunemente equiparati alle galere, perché non tagliare
la testa al toro e lasciarli direttamente marcire in prigione anche se hanno già
finito di scontare la loro pena? Le violazioni dei diritti nei confronti degli
stranieri ormai non sembrano più scandalizzare, l’equiparazione straniero
delinquente è così radicata che sembra normale trattenere in galera un uomo che
ha già scontato la sua pena. Il concetto stesso di rimpatrio forzato poi non
scandalizza minimamente il "popolo di sinistra", in fondo stiamo parlando di
delinquenti e clandestini, persone che forse accetterebbero volentieri un lavoro
per vivere serenamente, ma non importa perché preferiamo rispedirli in Paesi
lontani e non occuparcene più, l’antirazzismo e la solidarietà sono concetti
così antiquati e lontani dalla “sinistra moderna”, ora il nuovo valore comune è
la legalità.
Lavavetri, rom ed ambulanti: ultima ruota del carro
capitalista
E’ su questa ondata che nasce il "pacchetto sicurezza" del
ministro Amato dove si parla in particolare di venditori ambulanti, mendicanti,
lavavetri e graffitari... insomma le vere piaghe dell’Italia, altro che
mafia!
L’impegno principale del ministro degli Interni sarà proprio quello di
ripulire le strade delle nostre città da questi “delinquenti” che vendono merci
contraffatte, cd masterizzati e altri piccoli prodotti al dettaglio. Se il
ministro non si ponesse questo compito “rischieremmo una svolta fascista”, ha
detto proprio così Giuliano Amato per giustificare la sua linea dura nei
confronti degli immigrati.
Il ministro Amato non è l’unico esponente del
centrosinistra ad essersi posto sulla scia di Fini e del leghista Bossi; oltre
al già citato sceriffo Cofferati e al “comunista” Ferrero, si sono sollevati gli
scudi anche dei sindaci delle principali città italiane, da Domenici a Veltroni
a Chiamparino, facendo impallidire la povera Letizia Moratti!
In queste
ultime settimane è infatti scoppiato il caso “lavavetri” provocato dal sindaco
di Firenze Domenici che, in un eccesso di “entusiasmo”, aveva deciso di metterli
tutti in galera, tranne poi essere bloccato dal procuratore capo di Firenze.
Così, non contento, il sindaco è arrivato a chiedere più poteri di polizia; con
questa mossa la Lega era davvero fuori gioco! La discussione, seppur a tratti
comica come per la proposta di Alfonso Gianni (Prc) di istituire un albo dei
lavavetri (sic), ha rinfocolato l’odio verso gli extracomunitari rendendoli
degli ottimi capri espiatori.
Prima dei lavavetri era toccato ai rom con la
loro progressiva ghettizzazione nelle principali città. Capofila di questa
ennesima (e infame) crociata fu il sindaco di Roma Walter Veltroni.
Questa deriva xenofoba serve ad occultare i veri problemi del
Paese: dagli aumenti dei beni di prima necessità (pane, acqua, latte) alla
discussione sul pacchetto welfare, incanalando la rabbia dei lavoratori contro i
sottoproletari. E mentre i lavoratori non riescono ad arrivare alla fine del
mese e perdono qualsiasi minimo diritto, come la pensione, gli immigrati vengono
trattati come delinquenti, rinchiusi nei Cpt superaffollati e deportati in
massa.
Quest’estate il Cpt di Bari è stato teatro di diversi
tentativi di fughe e brutali repressioni ma nonostante questo Ferrero, il
ministro di Rifondazione Comunista, si ritiene soddisfatto del suo disegno di
legge delega che non abolisce ma anzi rilancia i lager per stranieri.
Se fino
a poco tempo fa in molti ponevano speranze in questo governo, ora bisognerà
ammettere che il tempo ci ha dato ragione: il governo di centrosinistra si è
rivelato un governo dei padroni esattamente come quello di centro-destra e la
sinistra radicale, che tenta di lanciare qualche slogan propagandistico, non fa
altro che sottoscrivere tutte le leggi antioperaie, razziste e discriminanti di
questo governo.
Perché gli immigrati possano circolare liberamente e possano
avere il diritto a un lavoro e a una casa c’è bisogno di un’alternativa vera: è
con questa prospettiva che dobbiamo animare il prossimo autunno di lotte.
I lavoratori italiani e quelli stranieri devono unire le
forze per far cadere questo governo dei padroni.