Partito di Alternativa Comunista

No alla repressione degli scioperi e delle lotte!

No alla repressione degli scioperi e delle lotte!

 

Il nostro sostegno alla campagna per l’abolizione del «Decreto anti-rave» e dei «Decreti sicurezza»

 

 

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il testo di questa campagna per l’abolizione del «Decreto anti-rave» e dei Decreti sicurezza. Si tratta di una campagna, promossa dal Fronte di Lotta No Austerity – decisa in occasione dell’ultima Conferenza nazionale - che condividiamo e appoggiamo. Pensiamo che l’ultimo emendamento presentato dal governo, che limiterebbe il decreto a «chiunque organizza e promuove l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici e privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento», non cambi nulla nella sostanza. Anzitutto, è molto grave che vengano punite iniziative musicali e ludiche auto-organizzate: l’unico intrattenimento legittimo, per il governo, è evidentemente quello che costa caro, quindi non fruibile da tanti giovani proletari. Inoltre, è a noi chiaro qual è il reale obiettivo del governo: colpire proprio le occupazioni di studenti e lavoratori – è noto che durante le occupazioni di protesta spesso si organizzano feste e intrattenimenti musicali - nonché le tante iniziative politiche di centri sociali, collettivi, sindacati conflittuali e organizzazioni della sinistra non istituzionale. Non abbiamo dubbi che il governo utilizzerà questo decreto per sanzionarle. Per questo è necessario continuare a mobilitarsi per chiederne il ritiro.

 

Campagna per l’abolizione del «Decreto anti-rave» e dei «Decreti sicurezza»

 

La V Conferenza nazionale del Fronte di Lotta No Austerity promuove una campagna per il ritiro del «Decreto anti-rave», dei «Decreti sicurezza» e di tutte le leggi che ostacolano o limitano il diritto di manifestazione e di sciopero. Il governo Meloni – governo padronale, reazionario e di estrema destra – intende accelerare sul terreno della repressione, ai danni dei lavoratori, dei sindacati combattivi e delle mobilitazioni dei giovani e degli studenti.
Il «Decreto anti-rave», in discussione in parlamento, prevede misure detentive per chi occupa «terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica» in «un numero di persone superiore a cinquanta». È evidente che l’intento di questo decreto va ben oltre l’organizzazione di eventi innocui come i rave: la norma potrà essere utilizzata anche per colpire chi occupa una fabbrica durante uno sciopero, una scuola durante una protesta studentesca o chi organizza anche un’assemblea o una riunione (viene leso quindi anche il diritto di riunione).
Al contempo, non possiamo non dimenticare che queste misure repressive ai danni delle lotte operaie e studentesche vengono da lontano: i «Decreti sicurezza» (noti anche come «Decreti Salvini») varati dal primo governo Conte e mai aboliti, né dal secondo governo Conte, né dal governo Draghi prevedono misure analoghe (decreti già anticipati in molti aspetti dai Decreti Minniti). I Decreti sicurezza hanno infatti introdotto una pena detentiva fino a quattro anni per chi «invade» terreni o edifici di proprietà altrui: se il fatto è commesso da più di 5 persone scatta la pena massima, con multe superiori ai 2000 euro a testa; se «l’invasione» è effettuata da due o più persone scatta anche la pena massima per promotori e organizzatori. Sono soprattutto gli immigrati i più colpiti: potrebbero vedersi revocare il proprio permesso di soggiorno se condannati. Inoltre, già i Decreti sicurezza prevedono la “reclusione fino a 6 anni” per chi «ostruisce o ingombra una strada», magari durante un picchetto di sciopero. Sono, inoltre, stati quei decreti a introdurre sanzioni severe per chi salva i naufraghi in mare, sanzioni solo attenuate dalle successive modifiche ai decreti introdotte dal secondo governo Conte: i respingimenti delle navi delle ONG di questi giorni sono possibili perché nessun governo ha abolito la norma che prevede che il Ministero dell’Interno – insieme con quello della Difesa e delle Infrastrutture – possa «limitare o vietare il transito e la sosta di navi nel mare territoriale».
Per questo, il Fronte di Lotta No Austerity rilancia, aggiornandola, la campagna per l’abolizione di tutte le leggi repressive (1), includendo in esse anche il nuovo «Decreto anti-rave». Facciamo appello a diffondere la campagna in tutti i luoghi di lavoro e di studio e chiediamo ai sindacati di inserire l’abolizione di queste leggi all’interno delle loro piattaforme rivendicative e di sciopero. Pensiamo anche sia necessario includere tra le rivendicazioni di questa campagna l’abolizione delle leggi antisciopero (come la 146/90, che vieta lo sciopero a sorpresa e prolungato nei servizi cosiddetti «essenziali»). 

No alla repressione di chi sciopera e di chi lotta!

 

Note

(1) Il testo della campagna per l’abolizione dei decreti sicurezza https://www.frontedilottanoausterity.org/notizie-in-evidenza/campagna-per-labolizione-del-decreto-salvini-bis-fronte-di-lotta-no-austerity/

 

 

 

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