IL NOSTRO 25
APRILE
ORGANIZZIAMO LA RESISTENZA
DEI LAVORATORI, NATIVI E
IMMIGRATI
La crisi del capitalismo
produce guerra, miseria, fascismo
L'unica alternativa è la rivoluzione
socialista
Il vero volto del capitalismo è ormai sotto gli occhi di tutti
i lavoratori. L'irrazionalità di questo sistema economico e sociale si manifesta
in modo evidente nel momento in cui la cristi economica si accentua, come oggi.
I governi (di entrambi gli schieramenti, centrodestra e centrosinistra) non
riescono a offrire ai lavoratori nemmeno le briciole.
Anzi: nonostante le nuove tecnologie e le nuove tecniche di produzione, il
capitalismo riduce alla miseria milioni di lavoratori in tutto il mondo. Solo in
Italia, sono milioni i lavoratori che hanno già perso o stanno perdendo il posto
di lavoro. Contemporaneamente, i bassi salari, di fronte al carovita, a stento
garantiscono a chi lavora la sopravvivenza. I capitalisti, per non compromettere
i loro redditi miliardari, non esitano a "liquidare" o "ristrutturare" le loro
aziende, approfittano della crisi per far ricorso alla cassa integrazione e
scaricare sulla collettività le spese per i loro profitti, accentuano l'impiego
di contratti ultraprecari (contratti che rendono più semplice il licenziamento).
La storia del secolo scorso ci ha insegnato
che il capitalismo in crisi può tentare di trovare un "punto di equilibrio"
giocando la carta della guerra e investendo nell'industria bellica: non è un
caso che l'economia capitalista si sia parzialmente risollevata dopo la "crisi
del '29" grazie alla seconda guerra mondiale. Anche oggi i capitalisti sono
pronti a trascinare l'umanità in una nuova spirale di guerra e miseria (guarda
caso le spese militari, infatti, sono le uniche in costante aumento). Ma la
storia del Novecento ci insegna anche che un'altra carta che la borghesia può
giocarsi - soprattutto per contrastare le lotte dei lavoratori che
inevitabilmente la crisi genera - è quella del fascismo: "l'approfondirsi della
crisi indurrà la borghesia ad abolire i residui di democrazia sostituendoli con
il fascismo" (Trotsky). Già oggi abbiamo sentore di quello che può accadere:
messa in discussione del diritto di sciopero, ronde razziste (che al momento
giusto potranno tornare utili anche contro gli operai...), limitazione delle
libertà democratiche. C'è un solo modo per contrastare il rischio di una nuova
stagione di fascismi: trasformare le lotte che stanno nascendo in tutta Europa
in vittorie per i lavoratori! Il rischio del fascismo si sconfigge con
l'abbattimento del sistema capitalistico.
Organizziamo l'autodifesa operaia -
a partire dai picchetti di sciopero - contro gli attacchi delle forze
dell'ordine borghese e contro gli attacchi delle "ronde" per la
sicurezza!
In tutta Europa i lavoratori
rispondono alla crisi dei padroni con una nuova stagione di lotte: trasformiamo
quelle lotte in vittorie per i lavoratori! Per un governo dei lavoratori, per
un'economia pianificata sotto controllo dei lavoratori!